giovedì 27 dicembre 2007

LETTERA A UN FRATELLO

Ho ricevuto questo commento che mi ha addolorato molto!
"Sono la sorella di Maurizio Albertazzi. Cercare di spiegare il dolore per la perdita di una persona amata è difficile. Io amavo mio fratello con una intensità che toglie il respiro...ora il respiro manca in mille momenti della giornata. Non riesco neanche ad immaginare il momento in cui quel maledetto muro è crollato e lui non è riuscito a scappare...So che mio fratello ha cercato di scappare, lo so perchè fiutava il pericolo ad un miglio di distanza, era agile come un gatto....e non ce l'ha fatta.E' vero che faceva un lavoro a rischio, me lo diceva sempre, però cercava di stare attento, di essere prudente. Lì non ha potuto fare nulla, perchè non dipendeva da lui. C'era chi doveva accertare le condizioni di sicurezza in cui gli operai dovevano lavorare.Non era forse possibile e più sensato accertarsi dell'instabilità di un muro vecchio e costruito da chissà chi e chissà quando prima di mettere in pericolo la vita di due persone??? Sono queste le domande a cui dovrà essere data una risposta. Ora che il peggio è accaduto ci vuole almeno una giustizia.15 anni fa abbiamo perso il papà, è stata dura ma io, la nostra Mamma, Maurizio e Paolo abbiamo cercato di ricostruirci un nucleo.Noi eravamo tutti l'uno per l'altro, le persone più importanti per noi eravamo noi.....la nostra modesta famiglia unita.Non riesco e non posso accettare che per la negligenza di qualcuno il mio fratellino ci sia stato strappato con violenza, che nel fare il suo lavoro, umile ma dignitosissimo, abbia pagato con la vita la colpa di qualcun'altro.Mi auguro davvero che la meschinità umana non abbia il sopravvento. Se io fossi responsabile della morte di qualcuno vorrei pagare, non potrei vivere con un peso così enorme."Mauri, oggi è Natale e per la prima volta nella nostra vita non siamo stati insieme, non ci siamo scambiati il nostro regalino...nulla sarà più come prima...ne abbiamo passate tante insieme e sempre le abbiamo superate...il papà, la malattia di Paolo, della Mamma...ma questa è troppo grande....ci manchi, ci hanno strappato un pezzo di cuore...se penso alla tua umiltà e alla tua dolcezza mi sento morire di dolore...Tu sei speciale e non meritavi che qualcuno ti uccidesse...nessuno lo merita e tu meno di altri...Ciao fratellino!"
Giò, sorella di Maurizio Albertazzi morto schiacciato da un muro crollato nel locale caldaia dove stava lavorando

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono luciano / idefix e non lascio commenti perchè non voglio imbrattare il dolore di Giò con qualche banalità.
Le mando solo (sperando che possa arrivarle) un caldo e fraterno abbraccio.

Finazio ha detto...

Come Luciano, credo che qualunque commento sia superfluo.

Finazio ha detto...

Carissimo Nicola, voglio segnalarti un link ad una notizia che mi ha lasciato di sasso:
http://www.corriere.it/cronache/08_gennaio_10/bergamo_pericolo_fonderia_sospeso_1344781a-bfa0-11dc-a9fc-0003ba99c667.shtml

Anonimo ha detto...

Caro Nicola,dubito che tu sia ancora in vacanza.Allora,ci hai abbandonati?

Un abbraccio

Cristiana