mercoledì 16 gennaio 2008

LA VITTORIA DEGLI IMBECILLI

CHI FREQUENTA QUESTO BLOG SA QUANTA POCA STIMA E SIMPATIA PROVI PER BENEDETTO XVI, MA TROVO VERGOGNOSO CHE GLI SIA STATO DI FATTO IMPEDITO DI PARLARE, SOPRATTUTTO PERCHE' GLI E' STATO IMPEDITO DI PARLARE IN UN'UNIVERSITA' CHE DOVREBBE ESSERE IL LUOGO COSMOPOLITA PER ECCELLENZA DOVE IL DIALOGO E IL CONFRONTO DOVREBBERO TROVARE IL PIENO COMPIMENTO E INVECE... MAGARI QUESTE PERSONE SONO LE STESSE CHE SFILANO IN NOME DELLA PACE, MA LA PACE PER ESSERE DAVVERO TALE NECESSITA DI TOLLERENZA E RISPETTO RECIPROCO CHE PURTROPPO SONO VENUTI MENO A "LA SAPIENZA"

5 commenti:

Unknown ha detto...

Ne ho parlato proprio oggi sul mio blog di questa cosa (miguel83.netsons.org/blog) e naturalmente mi sono fatto alcune domande:
1) chi gli ha impedito di andarci?
2) se non accetta voci contrarie non può fare altro che continuare a fare omelie nelle sue chiese
3) un discorso scritto in precedenza, senza rispondere a critiche di nessuno può considerarsi "dialogo"?

Bah!

Anonimo ha detto...

Nicola: premesso che NON ho la verità in tasca e che NON sono certo di aver ragione, provo a dirti quello che penso. Vanno distinte due cose diverse: il diritto di parlare e le circostanze.
Cerco subito di spiegarmi con un esempio. Sia io che te siamo d'accordo: anche se non condividiamo affatto le sue idee, Rocco Buttiglione ha il diritto di esprimere pubblicamente le sue opinioni in materia di unioni civili tra omosessuali. Ma questo suo diritto non significa che io e te dobbiamo invitare Buttiglione dappertutto e portarcelo dietro ovunque per farlo parlare.
L'errore d'origine della vicenda Sapienza/Ratzinger è stato invitare il Papa all'inaugurazione dell'anno accademico (momento ufficialissimo). Se lo avessero chiamato a un convegno o a un dibattito, le cose sarebbero state ben diverse. Allora sì che rifiutare la sua presenza sarebbe stata "censura". http://lucianoidefix.typepad.com

Finazio ha detto...

Caro Nicola, più che esserci andato o meno conta, credo, quello che avrebbe detto. Anche se la stampa ha diffuso solo alcuni stralci ed ha titolato "non impongo a nessuno la fede" dal discorso completo emergono i soliti attacchi alla scienza pura. Il lupo tedesco perde il pelo ma non il vizio.

Anonimo ha detto...

Caro Nicola finanzio ha ragione, il pastore tedesco ha sempre mostrato ostilità nei confronti della scienza, ha dato sempre ragione alla chiesa e torto a Galilei, è impensabile inaugurare un nuovo anno accademico sotto la benedizione di uno Oscurantista! il confronto deve essere reciproco, occupare spazi altrui senza concederne mai può non stare bene! LIBERA VITA

Anonimo ha detto...

Siccome l'Università è un luogo in cui convergono persone di religioni differenti, all'inaugurazione dell'anno accademico è stato corretto non privilegiare una religione rispetto alle altre. E' stato sbagliato invitare il papa in primis. Un atteggiamento cosmopolita avrebbe dovuto prevedere la presenza dei rappresentanti di tutte le religioni. Siccome è impossibile, un atteggiamento cosmopolita si manifesta nella laicità.