martedì 12 marzo 2013

Quanto vale la parola di un italiano?


Il sit-in dei berluscones davanti al palazzo di giustizia di Milano di ieri segna un passo avanti verso un’epoca buia e scevra da ogni regola. Pensiamoci: non soltanto ha segnato l’apice del conflitto tra poteri dello Stato, ma assurge a paradigma di nuova manifestazione di disagio sociale. Come si farà in futuro a negare o peggio a reprimere forme simili da parte di cittadini che magari vogliono tutelare il lavoro o impedire opere strutturali che danneggiano i propri habitat? Allora per il PDL, se ho ben capito la lezione, se sono contrario a riforme o a prerogative del Parlamento ho il diritto di occuparlo e impedirne lo svolgimento delle sue naturali funzioni, è questo l’insegnamento?
Oppure facciamo un’altra cosa: aboliamo la magistratura, così come il governo, in attesa che i grillini occupino anche gli altri poteri come unici portavoce dei comuni cittadini. Perché a questo siamo arrivati: a chiedere la sospensione di funzioni costituzionali per giustificare il proprio ruolo. Mi dispiace carissimi insetti, ma se un Governo non si formerà non ci saranno alternative al voto e ognuno si assumerà le proprie responsabilità dinanzi alla tanto decantata opinione pubblica.
Ultimo appunto, i marò non torneranno in India: la premessa è che presumibilmente si tratta di due assassini, lo svolgimento che si trovavano in acque internazionali, la conclusione è che avevano dato la parola di italiani che sarebbero tornati in Asia… e l’hanno mantenuta!

Nessun commento: