lunedì 29 aprile 2013

Neri Marcorè la sbaglia l'imitazione di Maurizio Gasparri!

In genere apprezzo le imitazioni di Neri Marcorè, credo però che con quella di Maurizio Gasparri abbia clamorosamente toppato: troppo acume, troppo sveglio, troppo brillante. Non è così!
P.S.: la violenza si alimenta anche con un dito rivolto alla folla inneggiante a Rodotà il giorno della rielezione di Napolitano o con tweet inutilmente offensivi. E' vero ha padri noti: stupidi e ipocriti.








Ieri Oggi Domani... io non governo con Berlusconi!


Non si può governare con chi si è osteggiato per 20 anni: il PD ha accettato di formare un governo con il suo presunto peggior nemico, quel Silvio Berlusconi che da quando è sceso in campo è stato accusato di aver condotto la cosa pubblica con il solo fine di salvaguardare i propri interessi, di essere colluso con la mafia, di essersi intrattenuto con minorenni, di aver fatto votare al Parlamento che una di esse, Ruby Rubacuori, fosse la nipote di Mubarak.
Ha affossato la giustizia, ha condonato l’insanabile, ha vilipeso la Costituzione, ha creato un conflitto perenne tra i poteri dello Stato… tutto dimenticato! Oggi se si vuole salvare il Paese è necessario il suo appoggio, occorre responsabilità: è responsabile chi vuole governare con un soggetto simile? Con chi ha appoggiato il governo Monti salvo poi sconfessarlo in campagna elettorale? Con chi ha voluto l’IMU promettendone poi la restituzione? E' questa la fine che farà il PD: se Letta andrà bene (ma ne dubito fortemente) sarà merito del Caimano, altrimenti già riecheggiano le famigerate idi.
C’erano alternative? Certamente: votare come Presidente della Repubblica Rodotà, uomo di sinistra proposto dal M5S e sancire un accordo con l’unico alleato possibile (che si era detto disponibile se il PD avesse votato il nome dell’ex garante della privacy). Se non avessero mantenuto la parola data ci saremmo trovati con un presidente di sinistra e avremmo fatto chiarezza sui responsabili dello stallo.
Oggi si vota la fiducia sul governo di Napolitano: sono fiero che il mio partito dica NO!

lunedì 8 aprile 2013

Come posso spendere i miei ultimi 2 euro?



Articolo 32 della Costituzione Italiana: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
È un diritto sancito dalla Costituzione eppure, anche nel nostro Paese, ci sono persone che non riescono ad avere le cure di cui hanno bisogno. Sono migranti, poveri, persone in stato di disagio che per molti motivi non hanno accesso al Sistema sanitario: scarsa conoscenza dei propri diritti, difficoltà linguistiche, incapacità a muoversi all'interno di un sistema sanitario complesso.

Per questo abbiamo deciso di intervenire anche in Italia, aprendo due Poliambulatori a Palermo (nel 2006) e Marghera (nel 2010), uno sportello di orientamento socio-sanitario a Sassari (2012), e inviando due ambulatori mobili - i Polibus - laddove c'è più bisogno (dal 2011). È il nostro Programma Italia, che vogliamo ampliare nei prossimi mesi aprendo due nuovi Poliambulatori, a Polistena (RC) e a Napoli, e allestendo due nuovi ambulatori mobili.
Per farlo ci serve anche il tuo aiuto: donando con un SMS da cellulare personale o una chiamata da rete fissa al 45505 sosterrai il nostro Programma Italia.
Sostieni Emergency per garantire in Italia cure gratuite a chi non può averle. È un diritto di tutti.
Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Noverca. Sarà di 2 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TeleTu e TWT e di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.

sabato 6 aprile 2013

ORE 3,32: IO NON RIDEVO

4 anni di disillusioni, di soluzioni naufragate nella burocrazia, nell'inettitudine, nella mancanza di volontà, nell'indifferenza. 
4 anni di ricordi di vite spezzate, di amori interrotti, di gioie strozzate. 
Promesse, prime ricostruzioni, interesse nazionale, poi? 
Poi silenzio, disperazione solitaria, e oggi neanche più la speranza...  anche quella hanno ammazzato!