giovedì 5 gennaio 2017

Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento passi

Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore
(Peppino Impastato) 

Oggi avrebbe compiuto 69 anni, se la sua giovane vita non fosse stata sepolta da una montagna di merda

mercoledì 4 gennaio 2017

Non siamo Stato noi

In un paese normale la questione della giuria popolare estratta a sorte per giudicare la veridicità delle notizie sarebbe stata derubricata a quello che è realmente: la boutade di un comico in declino! In Italia NO. In Italia si imbastiscono ore di dibattiti televisivi, pagine di carta stampata, fiumi di parole dell'intellighenzia. Il risultato, voluto o non, è quello di distrarre l'opinione pubblica, che per altro è ben lieta, dai reali problemi. Si trovano vagonate di denaro per salvare carrozzoni che hanno bruciato risorse pubbliche per anni, ma non 1 euro per i 1.666 dipendenti di #Almaviva, si continua a parlare di immigrazione clandestina, ma poi si lasciano oltre mille persone a dormire in 200 posti letto e vittime degli abusi di cooperative sociali senza scrupoli. Il problema in Italia non è Renzi e nemmeno Grillo o la Raggi che non sa governare. Siamo NOI che ci accontentiamo di assistere al combattimento dei galli nel pollaio e non muoviamo un dito per cambiare la realtà, tanto l'importante è commentarla (col turpiloquio).